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La terra trema ancora ma i media son tornati ad attaccare la Raggi, ipocrisia o legami con i poteri forti?

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Virginia Raggi, sindaco di Roma

Il duro colpo la Raggi l'ha subìto, è vero. Ma non per le dimissioni della capo gabinetto, la giudice Carla Raineri, del vecchio Ad di Atac e del nuovo Ad di Ama che sono facilmente rimpiazzabili, quanto per le dimissioni del superassessore al Bilancio e alle Partecipate, Marcello Minenna, uomo forte della squadra tanto competente quanto scomodo.
L'errore della Raggi è stato quello di dare troppe deleghe a Minenna, uno non digerito dalla base del M5S in quanto tecnico esterno estraneo al Movimento, voluto però fortemente dal direttorio del M5S. E' stato lo stesso Minenna a scegliere l'Ad di Ama e la capo gabinetto, tanto che rispondevano più a lui che al sindaco, e lo abbiamo visto visto ieri come si sono accodati subito alle dimissioni del loro capo. Ma dove sta tutto questo caos che i media stanno sbandierando a destra e a manca come l'imminente fallimento della giunta capitolina? La squadra resta comunque di buon livello ed ora che la Raggi farà di testa sua, nel sostituire i dimissionari, ne beneficerà in fatto di credibilità e la ciurma saprà così da chi prendere ordini.
La stampa dovrebbe invece occuparsi dei buoni risultati comunque ottenuti dalla giunta Raggi in questi appena due mesi di amministrazione: dal superamento della prima emergenza rifiuti ai risparmi milionari sugli sprechi. Si è parlato tanto di "compensi d'oro" ma nessuno ha detto che in totale, per tutte le nomine, ad oggi ammontano a meno di un milione di euro, contro i cinque di Marino e i sei di Alemanno. Ma di che parlano i giornali?
Parlassero piuttosto della giunta milanese dove, nel silenzio generale, il sindaco Pd Beppe Sala avrebbe dovuto far parlare di se ancor prima della Raggi, e per motivi ben più scandalosi: ha nominato assessore al Bilancio il suo socio in affari, come capo gabinetto il suo braccio destro in campagna elettorale, ha speso in nomine molto più della Raggi, è stato costretto a revocare dopo 5 giorni l'incarico di segretario generale ad Antonella Petrocelli perchè imputata di turbativa d'asta e, non dimentichiamolo, lo stesso Sala è indagato per aver nascosto diverse proprietà. Perchè i giornali non usano lo stesso metro che usano a Roma anche per Milano? Che non sarebbe stato facile governare Roma per i 5 Stelle lo sapevamo tutti. Non è facile andare contro i poteri forti e contro il sistema del "Mangia tu che mangio anch'io", ma se vogliamo che le cose cambino, e non solo a Roma, diamo fiducia e tempo a chi ha veramente voglia di cambiare questo sistema.


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