Benvenuti a Misterbianco - Borghi e dintorni della Sicilia

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Benvenuti a Misterbianco

La città di Misterbianco
Misterbianco, con i suoi quasi cinquantamila abitanti, è il terzo comune più popoloso della provincia di Catania. Fino alla metà degli anni cinquanta Misterbianco era solo un centro agricolo alle porte di Catania. La popolazione di questo centro agricolo, nel 1971, risultava essere composta da 18.836 abitanti, negli anni settanta però, grazie a degli insediamenti industriali, la maggior parte dei quali legati all'edilizia, vi fu uno sviluppo irrefrenabile che portò alle costruzioni delle attuali frazioni di Lineri, Poggio Lupo, Serra, Belsito e Montepalma che di conseguenza portarono ad un aumento vertiginoso della popolazione. Con l'aumento della popolazione, per lo più proveniente dai quartieri più disagiati della città di Catania, iniziò anche a svilupparsi a macchia d'olio l'area commerciale e industriale che ogni anno si arricchiva di nuove aziende sempre più importanti, soprattutto nel settore della grande distribuzione, e così, nel 1991, Misterbianco faceva registrare un censimento di ben 40.795 abitanti inclusi quelli delle frazioni.

Ancora oggi la città di Misterbianco fa registrare, seppur in maniera più lieve, una crescita demografica dovuta al fatto che sono più alte le probabilità di trovare lavoro in questo territorio, ma anche a causa del sempre più alto costo delle unità immobiliari nel centro di Catania, che spinge molti a cercare alloggio nei comuni circostanti, come appunto Misterbianco.

Per la storia, bisogna ricordare che anticamente la città si sviluppava su una collina alle pendici dell'Etna, su terre fertili attraversate dal fiume Amenano, ma, nel 1669, l'eruzione dell'Etna distrusse il borgo e la ricostruzione avvenne il 24 novembre dell'anno successivo sul sito attuale che all'epoca apparteneva al Convento delle Moniali di San Giuliano di Catania. La ricostruzione fu condotta in maniera per quanto possibile fedele alla precedente struttura cittadina, tanto che furono riedificati le chiese, la piazza dei Quattro Canti, i quattro palazzi signorili (Santonocito, Scuderi, Anfuso e Santagati) e una buona parte dei monumenti.

Conosciuto come centro a vocazione commerciale, Misterbianco ha anche un ricco patrimonio archeologico che negli anni è stato recuperato e valorizzato conservando una propria identità culturale.
Testimonianze neolitiche, le terme e l'acquedotto di epoca romana, ma anche vestigia greche e romane, oltre alle antiche tradizioni della civiltà contadina, sono grandi testimonianze del fiero passato di questo territorio.
Oggi Misterbianco, dunque, non attira solo lavoratori per il suo polo commerciale-industriale, ma attira anche moltissimi turisti soprattutto grazie ai suoi eventi, come il Carnevale, ogni anno sempre più suggestivo. Il Carnevale di Misterbianco nasce ufficialmente nel 1981 e ha vissuto un lungo e laborioso cammino prima di approdare ai "Costumi più belli di Sicilia", l'attuale denominazione dell'evento.


Il carretto siciliano, la storia che non tramonta mai

Quella del carretto siciliano è sicuramente una storia infinita, una tradizione da tramandare, un tesoro da custodire gelosamente. E Misterbianco fa parte di questa storia perchè qui c'è ancora qualcuno che colleziona questi splendidi carretti.
Il carretto fa parte dell'arte e della cultura popolare siciliane. Nato come mezzo di trasporto, oggi è diventato il simbolo della Sicilia raccontando la storia economica e culturale di questa terra.
Quello che appassiona e stupisce chi si trova ad ammirare questi “capolavori” è quel miscuglio esplosivo di colori, il giallo, il rosso e il turchino che sembrano raccontare la passione dei siciliani, il calore di questa terra, le sue arance, i suoi limoni, i suoi fichidindia, la sua lava incandescente che sgorga dall'Etna.
E poi ci sono loro, i paladini di Francia, Orlando e Rinaldo che ancora oggi sembrano uscire da quel carretto per raccontare a tutti le loro gesta. Insomma, il carretto siciliano è un'opera d'arte, ecco perchè chi ne possiede uno lo custodisce gelosamente per mostrarlo a tutti magari in occasioni o festività folkloristiche, addobbando il cavallo che lo traina con lustre bardature.



© Le foto dei carretti sono di Giuseppe Cianci per abcsicilia.com
La Chiesa della Madonna delle Grazie
La Chiesa della Madonna delle Grazie è la Chiesa Madre di Misterbianco ed è situata nel centro storico della città. L'edificio venne edificato a poche settimane dall'eruzione dell'Etna del 1669, che distrusse l'intero paese. Al suo interno, composto da tre navate, tra i veri oggetti sacri viene custodita una statua della Madonna delle Grazie, risalente al XVI secolo e miracolosamente scampata all'eruzione nella precedente chiesa di Campanarazzu, la cui opera è stata attribuita allo scultore Antonello Gagini. Nelle pareti sono presenti inoltre alcune tele riconducibili allo stesso periodo e inoltre si può ammirare anche una statua di valore pregiato raffigurante Sant'Antonio di Padova.
La ceramica in Sicilia



Semplice, geniale invenzione, la ceramica è una delle realizzazioni più importanti dell'Umanità. In Sicilia essa fa la sua comparsa nel VI millennio a.C. e, sino all'età del Bronzo, si sviluppa in tutti i centri indigeni dell'isola. Dai primi rozzi manufatti di Stentinello, vicino... Leggi tutto

Le ricette facili di abcsicilia




Le ricette più famose della cucina tipica siciliana

Nel cuore del Mediterraneo, la Sicilia è stata per millenni crocevia di popoli che le hanno impedito di affermarsi, nel campo culinario, in maniera autonoma.
Sempre dominata, la Sicilia è stata però così intelligente da far propri gli aspetti peculiari delle diverse culture: greci e fenici, romani e bizantini, arabi e normanni, spagnoli e francesi.
Le ricette di abcsicilia sono ricette facili da realizzare e richiedono ingredienti economici di uso stagionale frequente  


 
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