Ma se una famiglia in difficoltà può mangiare con un buono spesa di 25 euro, perchè ai parlamentari rimborsiamo migliaia di euro per pranzi e cene? - Il Blog di Giuseppe. Testata on line. Blog d'approfondimento delle notizie con particolare interesse per la Sicilia - Borghi e dintorni della Sicilia

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Ma se una famiglia in difficoltà può mangiare con un buono spesa di 25 euro, perchè ai parlamentari rimborsiamo migliaia di euro per pranzi e cene?

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Fa ridere lo stanziamento di 400 milioni di euro assegnati ai sindaci italiani, da parte del Governo, per far fronte alle difficoltà di far la spesa per le famiglie indigenti. Si tratta di buoni spesa del valore di 25 euro che i sindaci dovranno assegnare alle famiglie in difficoltà.
A me sorge spontanea la domanda: Ma i nostri parlamentari ci vanno al supermercato qualche volta? E sono mai andati dal macellaio tutti questi esperti di politica economica che decidono per noi quanto dobbiamo spendere per mangiare? Sono mai andati dal fruttivendolo? Ve lo dico io, mai andati, perchè loro frequentano solo lussuosi ristoranti quando non pranzano o cenano nel loro lussuoso ristorante all'interno del Parlamento.
Qualcuno direbbe perchè lussuosi? Ebbene a vedere i rimborsi che noi cittadini gli paghiamo per pranzi, cene e bar, deve trattarsi sicuramente di locali molto chic. Non lo dico io, ne hanno parlato tanto tutte le inchieste fatte da vari giornali, soprattutto nel tempo in cui i 5 Stelle sono entrati a far parte della politica attiva palazzinara.
Qualche numero?  Da aprile 2013 a novembre 2017, i 130 parlamentari del M5S hanno speso in cibo tre milioni e 460 mila euro. E’ la somma di tre voci inserite nella rendicontazione: cene/pranzi lavoro; pranzo/cena/bar; alimentari. Tra i più affamati Mattia Fantinati ( 46,391.65), Silvia Chimenti ( 41,649.26) e Danilo Toninelli (40,659.80. Fonte









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