Isola Bella frazione di Taormina - Borghi e dintorni della Sicilia

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Isola Bella frazione di Taormina

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Isola Bella ai piedi di Taormina


Isola Bella, la "Perla del Mediterraneo"

L'Isola Bella, in siciliano "isula bedda" è un'isola dell'Italia situata nel mar Ionio, in Sicilia, ai piedi della stupenda Taormina. L'esigua distanza dalla costa a volte, a causa della bassa marea, si annulla, rendendola di fatto una penisola, raggiungibile a piedi. Chiamata anche la "Perla del Mediterraneo", il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico di quest'isola.



Dichiarata nel 1984 monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio, solo nel 1990 è stata acquistata dall'Assessorato dei Beni Culturali. Nel 1998 fu istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina e di recente passata in gestione al Cutgana, centro di tutela ambientale dell'Università di Catania. Dunque Isola Bella è Riserva Naturale Orientata ossìa un'area naturale protetta istituita con decreto della Regione Siciliana n. 619/44 del 4 novembre 1998. L'Isola Bella è stata inserita anche nella lista dei siti di importanza comunitaria (SIC).



La riserva contiene un ambiente marino di grande varietà con dei fondali ricchi di relitti di navi e reperti archeologici. Da Isola Bella è facilissimo raggiungere la splendida città di Taormina attraverso la funiculare che arriva in Via Luigi Pirandello, a 200 metri dall'arco di Porta Messina, una delle porte che immettono sul Corso Umberto.

La funivia di Taormina è il mezzo pubblico più indicato per raggiungere il mare e viceversa. Con la funivia infatti è possibile raggiungere da Taormina in soli 3 minuti le spiagge di Mazzarò e di Isola Bella.

La funiculare effettua corse regolari con frequenza di 15 minuti. In inverno è in funzione tutti i giorni dalle 8:00 fino alle 20:00, tranne il lunedì quando l'apertura viene posticipata alle 9:00. In estate invece la funivia è aperta fino all'1:00 di notte (Gli orari potrebbero subire variazioni di cui abcsicilia non può essere ritenuta responsabile in nessun modo).

La storia di Isola Bella

Isola Bella è ubicata tra Capo Taormina e il promontorio di Capo S. Andrea. Il nome le fu assegnato dal fotografo tedesco Wilhelm Von Gloeden. Nel 1806, l'Isola Bella fu donata da Re Ferdinando I di Borbone al comune di Taormina. Nel 1890 fu acquistata da Miss Florence Trevelyan, nipote della Regina Vittoria e moglie del sindaco di Taormina Salvatore Cacciola. La ricca nobildonna valorizzò l'isola costruendovi una pittoresca casetta e introducendovi le prime essenze esotiche.

Nel 1954 fu acquistata dai fratelli Bosurgi, proprietari della "Sanderson" azienda messinese di trasformazione degli agrumi. Nel 1984 la Regione Siciliana dichiarò l'Isola Bella "Monumento Naturale" di rilevante interesse storico artistico e di particolare pregio sottoponendola così ai vincoli di tutela ambientale. Dal 1990 l'isola è di proprietà della Regione siciliana e dal 1998 è una riserva Naturale Orientata gestita, dal 2011, dall'Università degli Studi di Catania (Cutgana). Dal 2005 l'Area della Riserva fa parte della rete Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Isola Bella e dintorni: cosa vedere



Nota per il Teatro Antico di Taormina, un antico teatro greco-romano ancora oggi in funzione, dove vengono accolti migliaia di turisti e appassionati di concerti musicali estivi. Piazza IX Aprile, Palazzo Corvaja, la Villa Comunale, Porta Catania, la Badia Vecchia (nella foto sotto), queste alcune delle cose che si possono ammirare a Taormina...





Giardini Naxos è un posto incantevole, ricco di storia e cultura, oserei dire un vero museo a cielo aperto, perchè sono tantissime le testimonianze archeologiche risalenti all'epoca greca e romana. Da visitare il Parco Archeologico, che custodisce i resti dell'antica Naxos, distrutta nel 403 a.C.. Da vedere anche i resti di alcune colonne romane,  una necropoli di età ellenistica, le spiagge che al tramonto offrono dei panorami mozzafiato, tanto altro ancora.




"Cù avi vengia nun normi".
Chi cova vendetta non dorme


 
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