Renzi e consorte con l'aereo pagato dagli italiani
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è giunto ieri sul luogo del disastro ferroviario che ha coinvolto i due treni regionali della Ferrotranviaria provocando 27 morti e una cinquantina di feriti nelle campagne tra Andria e Corato. Renzi, che prima ha scattato qualche selfie sorvolando la zona del disastro in elicottero, è salito a bordo di uno dei vagoni interessati dallo scontro assieme alle forze dell'ordine, al ministro Graziano Delrio e ad altre forze impegnate nei soccorsi, per la passerella di rito, non potrebbe essere altrimenti, visto che il governo da lui presieduto butta miliardi di euro in Tav e progetti per il Ponte di Messina quando ancora al sud ci sono tratti ferroviari dove i treni circolano a binario unico, senza parlare dell'uso delle littorine al sud, treni degli anni '50 e '60.
Di chi è la responsabilità di questo disastro? I veri responsabili sono loro che investono sulle tratte più redditizie risparmiando sulla sicurezza dei cittadini.
"Siamo qui per dare un abbraccio al popolo della Puglia, al governo della Regione, ai sindaci che sono in prima linea, e per dire che non lasceremo la Puglia e i pugliesi da soli, saremo al loro fianco in questo momento di grande disperazione", ha assicurato il presidente del Consiglio a conclusione della riunione tenutasi alla prefettura di Bari. Appunto, ha detto bene "in questo momento di grande disperazione", perchè tra qualche giorno tutti avranno già dimenticato che in Puglia, come in altre regioni del sud, esistono ancora linee ferroviarie a binario unico la cui sicurezza è affidata ancora alle telefonate tra capistazione e macchinisti, una vera ed enorme vergogna.
