Davvero la scelta del partner è sempre casuale e magica?
Premesso che chi vi scrive non è un psicologo e che questo spazio non è indicato a chi ha seri problemi di coppia o di relazione con l'altro sesso, mi sento di rispondere comunque alla domanda di un'amica che oggi, in un gruppo su WhatsApp chiedeva ai maschietti: "Mi spiegate perchè se ci piacete sparite, mentre se non ce ne frega niente di voi siete pronti a corteggiarci?"
Ebbene sulla base dell'esperienza maturata, in virtù dei miei 'anta, mi sento di rispondere con le bellissime parole di Battiato:
" … La stagione dell’amore, viene e va, all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà, ne abbiamo avute di occasioni, perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle, mai. Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore, nuove possibilità per conoscersi, e gli orizzonti perduti non si scordano mai…"
Una canzone, è vero, ma queste parole ci raccontano veramente quel momento in cui due persone incontrandosi, all'improvviso, quasi magicamente, si sentono attratti l'uno dall'altra, dando vita così a quel meraviglioso sentimento che è l’innamoramento. Ovviamente questo è il classico "colpo di fulmine", dove nessuna delle due parti è alla ricerca di particolari doti o qualità, in quel momento magico capiscono entrambe che hanno davanti ciò che può renderle felici.
In tutti gli altri casi di innamoramento, invece, penso che entri in gioco il passato di ognuno di noi, la nostra infanzia, gli affetti ricevuti o negati. Succede spesso quindi che chi sia alla ricerca di protezione per colmare la propria infelicità, si ritrova a relazionarsi con chi, al contrario, necessita di prendersi cura. Insomma chi cerca una relazione in cui manifestare la propria autorevolezza e la voglia di sopraffare, cercherà solo persone che hanno bisogno di essere protette dall'altro, disposte persino a sottomettersi all'altro con la massima disponibilità.
Poi, naturalmente, sono molti i fattori che giocano nella fase di corteggiamento e innamoramento: l'età, le situazioni già vissute, il carattere, la facilità o meno di relazionarsi con le persone in generale, l'atteggiamento innato da "Don Giovanni" orientato non tanto alla seduzione di un partner quanto a vincere il rivale del proprio sesso, nel caso del maschio, o un comportamento da "Biancaneve" che dorme chiusa in una bolla di sapone, in tutta la sua bellezza e la sua grazia, attendendo passivamente che un Principe Azzurro la venga a svegliare, nel caso di alcune fanciulle.
Insomma sono tanti i fattori che giocano nel corteggiamento e dare una risposta breve e coincisa è compito arduo per chiunque. Quello che conta però, dopo la fase di corteggiamento, perchè l'innamoramento duri più a lungo possibile, è la libertà di entrambi che non va mai donata a nessuno. E per finire vi lascio a questa poesia che è stata da sempre la mia filosofia di vita:
"Amatevi l'un l'altra, ma non fatene una prigione d’amore,
piuttosto vi sia tra le rive delle vostre anime un moto di mare.
Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola.
Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate e danzate insieme e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,
come sole sono le corde del liuto, sebbene vibrino di una musica uguale.
Datevi il cuore, ma l'uno non sia rifugio all'altro,
poichè soltanto la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
Ergetevi insieme, ma non troppo vicini,
poichè il tempio ha colonne distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro".
(K.G. Gibran, Il profeta)
