La creazione dell'Unione europea, in cui viviamo oggi, è stata voluta diversi anni fa da leader visionari, come Konrad Adenauer, Joseph Bech, Johan Willem Beyen, Winston Churchill e Alcide De Gasperi che pensavano di far vivere le popolazioni europee in una zona di pace tra benessere e stabilità.
Negli anni successivi, con il cambiare degli scenari economici dei vari paesi europei, politici poco interessati al benessere dei cittadini hanno deciso di dar vita ad una moneta unica, l'euro appunto, che più che portare pace e stabilità negli stati europei sta seminando discordia e lotte tra classi sociali diverse.
Ma perchè politici come Giorgio Napolitano, comunista ed ex-antieuropeista prima, oggi si trovano in prima fila nella lotta contro la sovranità popolare?
Stiamo vivendo oggi ad una guerra tra la vecchia politica e il cittadino. Chi si trova nella maggioranza (al governo) non intende perdere i diritti acquisiti mentre tra gli altri, dubbiosi o meno che siano, c'è comunque il desiderio egoista di continuare a beneficiare di privilegi, prerogative, insomma di trattamenti che oggi sono fuori della realtà del Paese. Per continuare a vivere da faraoni, tra stipendi o vitalizi d'oro, devono ossequiare il capitale, che non vuole un cittadino, ma un suddito servile, senza dignità e senza coscienza nel riservare un trattamento oppressivo verso la popolazione.
Dunque la prima cosa che hanno portato questa Europa e la sua moneta unica è un netto peggioramento delle condizioni generali della popolazione (vedasi situazione attuale in Grecia), mentre la classe politica rafforza i suoi privilegi spostandosi sempre più verso il capitale. Per convincerci poi a subire questo soppruso, la politica insiste sulla bontà dell’islam, come religione di pace e intanto appoggiano una politica di immigrazione di massa per toglierci ogni identità nazionale.
