Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, dove la natura incontaminata affianca l'inquinamento dell'uomo - Borghi e dintorni della Sicilia

Vai ai contenuti

Menu principale:

Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, dove la natura incontaminata affianca l'inquinamento dell'uomo



Riserva naturale orientata
Saline di Priolo

La bellezza e il fascino di questi luoghi vengono decantati, tra gli altri, anche da Virgilio, Ovidio, Tucidide e da Stefano di Bisanzio. Un lembo di un'ampia zona umida che un tempo occupava gran parte della costa tra Priolo e Marina di Melilli, oggi in possesso, per lo più, alla raffineria petrol-chimica che da anni offre lavoro a migliaia di lavoratori della zona in cambio di inquinamento dell'aria, e si sente quando si è nei paraggi.

Nella Riserva Naturale orientata "Saline di Priolo" sono state censite 216 specie di uccelli ed è l'unico posto in Sicilia dove i fenicotteri nidificano.

fenicottero

Un tempo, prima che venisse realizzato l'impianto del polo industriale Siracusa-Priolo Gargallo, una mega industria petrolchimica che inquina l'aria, ma non solo, di questi incantevoli posti, la salina e l'habitat costiero a dune erano estesi per diversi chilometri.

Quello che è rimasto oggi è un piccolo lembo del tratto costiero, rimasto incontaminato dalla mano dell'uomo, e salvaguardato grazie alla Riserva Naturale Orientata "Saline di Priolo" istituita dalla Regione Siciliana nel 2000 ed affidata in gestione alla Lipu.

Il compito della Riserva è quello di fermare l'intervento umano nella continua e diffusa trasformazione di questa zona costiera che ha una sua rilevante testimonianza storica e culturale, e inoltre l'interesse a mantenere intatte anche piccole superfici di zona umida per il mantenimento della ricchezza faunistica del territorio.

Rilevante in questo piccolo paradiso naturale è anche la nidificazione di anatidi quali la Moretta tabaccata, la Volpoca e il Mestolone. Per questi ultimi due in riserva sono stati documentati i primi casi di nidificazione per la Sicilia. In autunno, in particolare, si osservano stormi di diverse migliaia di limicoli, centinaia di ardeidi, migliaia di mignattini, e numerose altre specie.

Saline di Priolo

A poche centinaia di metri dalla Riserva naturale Saline di Priolo si trova la Penisola Magnisi, un'area di inestimabile valore archeologico e naturalistico. In tutta la zona, infatti, si trovano infinite testimonianze della civiltà preistorica e protostorica (XV-IX a.C.) di Thapsos.

La Riserva è aperta al pubblico tutto l'anno e tutti i giorni. Visite guidate per gruppi o scolaresche devono essere prenotate, contattando gli uffici della Riserva (trovate i recapiti nel sito della riserva).

Fenicotteri

A me è piaciuta tanto la visita a questa Riserva, ho camminato in mezzo alla natura, osservando flora e fauna difficilmente presenti nei luoghi che frequentiamo ogni giorno. La riserva è facilmente raggiungibile e si può parcheggiare in strada (d'estate si pagano le strisce blu presenti). L'ingresso è comunque gratuito, strano ma vero. Peccato che l'incendio del 2019 ha mandato in fumo i capanni di osservazione e reso impraticabili alcuni percorsi che permettevano di avvicinarsi alla palude e quindi osservare meglio alcune specie di uccelli. Oggi c'è un solo capanno con le finestre di osservazione, un consiglio armatevi di binocolo o reflex con teleobiettivo se volete vedere qualcosa.

fenicottero alle Saline di Priolo

Basta un'oretta per visitare questa Riserva con i suoi sentieri immersi nel verde e con il capanno che consente di ammirare "da vicino" i fenicotteri, la consiglio per chi volesse trascorrere una mattinata rilassante e diversa dal solito. Vi posto qui sotto qualche mia foto:

 
Copyright abcsicilia. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu