
Negli ultimi anni, i farmaci equivalenti, comunemente noti come “generici”, hanno guadagnato un ruolo sempre più centrale nel panorama sanitario italiano. Tuttavia, nonostante la loro diffusione, persistono ancora dubbi sulla loro efficacia e sicurezza. L’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha chiarito ogni aspetto riguardante questi medicinali, spiegando la loro natura, il processo di approvazione e i benefici che ne derivano.
Cosa sono i farmaci equivalenti?
Un farmaco equivalente è un medicinale che contiene lo stesso principio attivo, nella stessa quantità e forma farmaceutica, di un farmaco di riferimento il cui brevetto è scaduto. Ciò significa che il farmaco generico ha lo stesso effetto terapeutico del medicinale originale, con la differenza che viene commercializzato con il nome del principio attivo e a un prezzo inferiore.
Differenza tra farmaci equivalenti e farmaci di marca
La principale differenza tra un farmaco equivalente e uno di marca risiede nel costo e nel nome commerciale. I farmaci di marca vengono sviluppati dalle aziende farmaceutiche che investono ingenti risorse in ricerca e sviluppo, proteggendo i loro prodotti con brevetti che impediscono la produzione di versioni equivalenti per un determinato periodo. Una volta scaduto il brevetto, altre aziende possono produrre farmaci equivalenti, che devono rispettare gli stessi standard di qualità, sicurezza ed efficacia.
Una delle differenze più discusse riguarda gli eccipienti, ovvero le sostanze che accompagnano il principio attivo. Questi possono variare tra farmaco originale ed equivalente, ma non devono alterarne l’efficacia terapeutica.
Come viene approvato un medicinale equivalente?
L’approvazione di un farmaco equivalente segue un rigoroso iter normativo. L’AIFA richiede che:
Il farmaco equivalente contenga lo stesso principio attivo, nella stessa quantità e forma farmaceutica, dell’originatore.
Sia dimostrata la bioequivalenza, ovvero che il farmaco generico venga assorbito dall’organismo con la stessa velocità e nelle stesse quantità rispetto al farmaco di marca.
Rispetti gli stessi standard di qualità, sicurezza ed efficacia definiti a livello europeo.
Solo dopo aver superato questi controlli, il farmaco equivalente può essere immesso sul mercato.
Vantaggi dei farmaci equivalenti
L’uso dei farmaci equivalenti comporta numerosi vantaggi, sia per i pazienti che per il sistema sanitario:
Risparmio economico: essendo privi di brevetto, i farmaci equivalenti hanno costi significativamente inferiori, garantendo un accesso più ampio alle cure.
Sostenibilità del sistema sanitario: la riduzione della spesa farmaceutica consente al Servizio Sanitario Nazionale di destinare risorse ad altri ambiti della sanità.
Maggiore accessibilità ai trattamenti: grazie al minor costo, più persone possono beneficiare delle terapie necessarie senza gravare eccessivamente sulle proprie finanze.
Conclusione
I farmaci equivalenti rappresentano una risorsa fondamentale per garantire cure efficaci ed economicamente sostenibili. L’AIFA assicura che questi medicinali siano sottoposti agli stessi controlli rigorosi dei farmaci di marca, garantendo sicurezza e affidabilità ai pazienti. La scelta di un farmaco equivalente, quindi, non compromette la qualità del trattamento, ma consente un notevole risparmio senza rinunciare all’efficacia della terapia.