Giovanni Virgadavola uno degli ultimi "Cuntastorie" della Sicilia
Il cantastorie è una figura di intrattenitore che, spostandosi di paese in paese, racconta una leggenda piuttosto che una storia, attraverso il canto e l'aiuto di un cartellone su cui sono raffigurate le principali scene della narrazione.
Un tempo, il cantastorie era molto seguito nelle piazze dei paesi, specialmente nel sud Italia. Un intrattenimento economico per il pubblico che vi assisteva, in quanto si trattava di fare un'offerta del tutto volontaria alla fine dello spettacolo.
In Sicilia, fino alla fine degli anni settanta, i "cuntastorie" amavano raccontare le leggende del bandito Giuliano o la Cavalleria Rusticana dei compari Alfio e Turiddu, ma anche storie inventate dove rivivevano incursioni di pirati, imprese di briganti, sacre leggende e racconti profani.
Uno degli ultimi cantastorie siciliani, che ancora oggi ama diffondere la poesia dialettale attraverso dei cartelloni da lui stesso realizzati, vive a Vittoria, nel ragusano, il suo nome è Giovanni Virgadavola, una persona molto semplice e attaccata alle tradizioni della sua terra tanto da collezionare migliaia di testimonianze "materiali" della civiltà contadina locale. Carretti siciliani di ogni tempo, attrezzi e arnesi poveri utilizzati dai contadini diversi decenni fa, ma anche vestiti e oggetti vari che raccontano la povertà della vita nei campi nel dopoguerra.
Giovanni Virgadavola è poeta spontaneo e versatile cantore senza tempo della sua Sicilia. Abcsicilia lo ha conosciuto (foto in alto), personalmente, alla fiera Emaia di Vittoria, dove esponeva la sua ricca collezione di autentiche radici culturali e tradizionali, in un intero padiglione messo a sua disposizione. Una persona umile e di una generosità infinita che ci ha regalato momenti di storia fantastica legati alla leggenda del Castello di Donnafugata.
