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Crisi economica ma non per tutti

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La narrazione è sempre la stessa, qualunque sia la formazione politica che sta al Governo di questo Paese, "la coperta è corta si richiedono sacrifici", peccato che i sacrifici si richiedano sempre ai soliti: lavoratori e pensionati che pagano le tasse direttamente alla fonte, ancor prima di ricevere quanto gli spetta. Ci narrano che per superare la crisi economica dobbiamo fare sacrifici e intanto ci tolgono diritti e abbassano stipendi e pensioni attraverso una tassazione diventata ormai esasperata. Irpef, Addizionale regionale, acconto addizionale comunale, addizionale comunale tranciano del trenta per cento pensioni e stipendi che arrivano appena a mille euro al mese e la nuova riforma del fisco, che dovrebbe diminuire le tasse, taglia invece di otto punti gli stipendi oltre i 28mila euro e fino a 50mila o 60mila euro l'anno e regala una beata fava (nulla) a coloro che guadagnano fino a 15mila euro, ma vi sembra un fisco equo questo? Ci lamentavamo della sinistra ma la destra è peggio e chi si proclamava salvatore della patria, come il M5S, sappiamo tutti i disastri che ha fatto al Governo.


Ci dicono, da decenni ormai, che per superare la crisi economica dobbiamo fare sacrifici ma intanto loro si ingozzano di ostriche e champagne a spese dei contribuenti, arrotondano pure con le presenze giornaliere nei salotti televisivi, parrucchiere e medico direttamente in Parlamento, mensa a disposizione a pochi euro con menù e bevande da ricconi, viaggi e spese varie rimborsati, vacanze da nababbi in suite da sogno, mentre la gente comune lotta ogni giorno per arrivare a fine giornata, altro che fine mese ormai. Ci promettono più lavoro e meno tasse ma intanto ci tolgono diritti e abbassano stipendi e pensioni mentre le tasse aumentano e l'età pensionabile si allontana sempre di più. Ci fanno credere che l'inflazone si sta abbassando quando il carrello della spesa costa sempre di più ed è l'unica cosa che conta per la povera gente.


Parlamentari che guadagnano dai 15mila euro al mese in su che dovrebbero occuparsi di eliminare la povertà in Italia? Amministratori pubblici e politici ogni giorno riempiono la cronaca truffaldina dei giornali, e qualcuno pensa ancora che questi abbiano a cuore i problemi della povera gente? Spese pazze in ogni angolo dell'Amministrazione Pubblica insieme a stipendi e vitalizi da capogiro fanno porre ai comuni mortali la seguente domanda: ma la crisi esiste solo per noi poveri lavoratori e poveri pensionati?


Se sfogliamo le lunghe liste di disoccupazione giovanile in Italia ci accorgiamo che nessun figlio di papà, politico o amico di qualche politico, sia in attesa di occupazione anzi, nella maggior parte dei casi, questi giovanotti rivestono incarichi di prestigio in grosse aziende a partecipazione statale e alcuni di loro anche doppi incarichi con stipendi milionari. Ma allora di che stiamo parlando?


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