Di Maio, Fico, Tofalo e Sibilia tutti del M5S
Non bastava che si tagliassero lo stipendio, neppure che rinunciassero ai rimborsi elettorali, alle auto blu e alle indennità per il doppio incarico, ora li hanno beccati a mangiare in una trattoria frequentata da comuni cittadini, dove hanno consumato un piatto di spaghetti alla carbonara e bevuto un bicchiere di vino della casa.
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, deputato M5S, Roberto Fico, presidente Commissione di Vigilanza Rai, deputato M5S, Angelo Tofalo, deputato M5S, Carlo Sibilia, deputato M5S, tutti onorevoli deputati, beccati a mangiare in mezzo alla gente comune, senza scorta, senza auto blu, senza subdoli inchini dei camerieri e senza posate d'oro.
Ebbene si, siamo arrivati a questo punto signori italiani. Siamo talmente abituati a farci derubare dai nostri politici che oggi ci meravigliamo quando vediamo il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, viaggiare su un treno che da Napoli lo porta a Roma, in seconda classe, in mezzo alla gente comune, senza scorta. Abbiamo ancora impresse nella nostra mente le immagini della Finocchiaro (PD) accompagnata dalla scorta in un centro commerciale, come anche quelle della Kienge che fa shopping in un negozio di lusso nel centro di Roma con tanto di auto blu e scorta, che oggi ci meravigliamo nel vedere questi onorevoli del M5S girare tra noi, vestiti come noi, usare gli stessi mezzi pubblici che usiamo noi.
Siamo talmente abituati a vedere i nostri politici professionisti mangiare in ristoranti firmati dove chef conosciuti e pluripremiati cucinano prelibatezze per loro, servite da camerieri riverenti in sale chiuse al pubblico e protette da agenti di scorta che ci meravigliamo se, entrando in una pizzeria, ci ritroviamo in compagnia di parlamentari grillini che ci servono pure la pizza al tavolo pur di stare in mezzo a noi per spiegarci quello che i media ci nascondono.
Si noi italiani siamo fatti proprio così, siamo talmente abituati al marcio che le persone oneste ci fanno addirittura paura, talmente paura che neanche li votiamo. All'onestà preferiamo la disonestà, a chi ci promette benessere e uguaglianza per tutti preferiamo il solito politico che ci promette un pieno di benzina o un buono spesa al supermarket, a chi lotta per le energie rinnovabili e la differenziata preferiamo chi ci installa vicino casa i termovalorizzatori e le trivelle.
Però poi continuiamo a lamentarci in giro che tutto va male e che non arriviamo a fine mese con questi stipendi o pensioni da fame che ci danno.
