Sento in queste ore dibattere nei vari e noiosi salotti televisivi, personaggi di ogni tipo, dal politico all'opinionista, dal giornalista all'imprenditore, dalla casalinga all'Imam di turno, tutti a gridare forte la propria opinione come a farla diventare di tutti.
Questa è la nostra società, quella di oggi, da noi realizzata. Una società fondata sulle opinioni di pochi, fatta per dare spago alla violenza. Ma, si sa, la violenza produce solo altra violenza ed è così che il mondo non è più quello che conoscevamo, le nostre vite sono definitivamente cambiate.
Mai, come ora, la sopravvivenza dell'umanità ha rischiato tanto. Se, presi dal panico e dalla commozione dettati dagli eventi terroristici di queste settimane, rispondiamo alla violenza con una ancor più terribile violenza, ieri a Parigi, oggi a Bruxelles, domani chissà dove, dobbiamo sapere che alla nostra violenza ne seguirà necessariamente una da parte loro, ancora più orribile e poi un’altra nostra e così via.
Ma non sarebbe invece il caso di smettere di giocare a far la guerra in casa altrui per appropriarci, con la scusa di aiutarli ad avere un governo democratico, delle loro materie prime?
Abbiamo costruito una società a misura degli occidentali e dei bianchi, dove tutto è indifferente e dove tutto è lecito, purché risponda al principio del piacere, qui, subito e adesso. Una società dove il male diventa bene e il bene diventa male, dove la verità non esiste, ma esistono soltanto opinioni che dettano legge e più queste vengono gridate attraverso i media e più diventano regole per tutti. Una società dove l'unica cosa che conta è il successo, l'arrivare primi, fregare il prossimo o vivere sulle spalle dei più deboli.
Se non hai denaro sei povero. La povertà è oggi un acceleratore della disuguaglianza e mai come oggi essere poveri è stato un dramma.
Oggi ci pisciano addosso ma ci fanno credere che sta piovendo, grazie alla complicità dei media e dell'informazione tutta. Parlano di efficienza e di produttività, di benessere diffuso e di distribuzione della ricchezza, ma si vendono beni di tutti per avvantaggiare solo qualcuno. Si comprano persino i voti, i deputati e i senatori perché ormai è sotto gli occhi di tutti che, senza sostegni economici pesanti, nessuna elezione è possibile. Naturalmente, una volta eletti, occorre ricompensare chi ha erogato i sostegni.
Non esiste più il buon governo come non esistono più gli ideali. Oggi, pur di non far vincere il Movimento 5 Stelle, destra e sinistra sono diventati un'unica cosa sola.
