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In alto mare la modifica della legge sulla legittima difesa. Intanto continua la raccolta firme sulla proposta di Idv

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La raccolta firme di Italia dei Valori

La proposta di modifica del codice penale, promossa dall'Italia dei Valori, prevede il raddoppio delle pene per chi viola il domicilio, la non punibilità di chi si difende e niente risarcimento agli aggressori.
C'è in Italia, purtroppo, un clima di grande insicurezza e di saccheggi continui nelle abitazioni e nei negozi delle città, per questo non stupisce che l'invito dell'Italia dei Valori stia riscuotendo un grande successo. E' vero che il partito fondato da un magistrato, Antonio Di Pietro, è alla ricerca di una rimonta politica, ma il fatto di promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare che sostanzialmente chiede tre cose, "il raddoppio delle pene per chi viola il domicilio altrui, nessun risarcimento per il ladro e nessuna condanna per chi si difende", sta riscuotendo un successo inaspettato proprio perchè c'è, tra i cittadini, una richiesta di maggior sicurezza, ancor più all'interno della propria abitazione.


Ladro in azione

Oggi è iniziata alla Camera la votazione per la modifica della legge sulla legittima difesa ma maggioranza e opposizione non hanno le idee chiare. Il Partito Democratico non avrebbe alcuna intenzione di modificare l'articolo 52 del codice penale, vorrebbe solo introdurre una modifica all'articolo 59 sul merito delle "circostanze non conosciute o erroneamente supposte" riguardanti le scriminanti putative riguardanti una situazione in cui chi si difende lo fa credendo di essere di fronte ad una minaccia più grande di quella che non sia in realtà. Secondo il Pd dev'esserci comunque una valutazione del giudice.
La Lega Nord invece ritiene che vada proprio modificato proprio l'articolo 52 del Codice Penale quindi non approva la proposta del PD, ma la Lega non vuole nemmeno accodarsi all'iniziativa dell’Italia dei Valori ritenendola, come ha detto il capogruppo della Lega in commissione Giustizia, Nicola Molteni, "inutile e inconcludente". La Lega punta ad introdurre il concetto di "legittima tutela domiciliare" a tutela non solo di chi difende se stesso e i suoi familiari, ma anche i suoi beni e la sua proprietà. Peccato che questa possibilità sia già prevista dal comma b dell'articolo 52, una modifica già introdotta nel 2006 proprio su proposta della Lega Nord. Ma forse qualcuno del carroccio ha la memoria corta, come fa notare Ignazio Messina, segretario di IdV.
Italia dei Valori ribadisce comunque questo concetto: "Non vogliamo il far west, ma di fronte ad una delinquenza sempre piú spavalda ed aggressiva noi riteniamo che sia assolutamente necessario garantire piú sicurezza ed evitare che si possa venire poi accusati di eccesso di difesa. Contro chiunque víoli la nostra abitazione, dobbiamo essere liberi di difenderci senza rischiare di essere mandati a processo". Come non si potrebbe essere d'accordo?


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