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Napolitano e la ministra Boschi ai 70 anni della CNA per sponsorizzare il si alle riforme

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Giorgio Napolitano e Maria Elena Boschi ai 70 anni della CNA (Foto cna.it)

Governo che non perde occasione per ribadire l'importanza di votare SI al referendum costituzionale. Già Renzi, parlando ieri alla direzione del suo partito, aveva avvisato la minoranza che se vince il NO tutto il Parlamento va a casa, mandando così un messaggio chiaro a tutte le forze politiche che, come la sua, sono attaccate alle poltrone.
Oggi abbiamo assistito, invece, alla sapiente opera di convincimento dell'inviata di Renzi, la ministra Mara Elena Boschi, meglio conosciuta agli italiani per le disgrazie di migliaia di risparmiatori azzerati da Banca Etruria, la banca dove il suo babbo ha fatto il dirigente, che si è presentata ai 70 anni della CNA a Roma, dove è intervenuta per difendere le riforme del Governo Renzi ed invitare la stessa CNA a prendere posizione a favore del Governo.
Ma ad intervenire, alla stessa festa della CNA, c'era anche l'emerito presidente, Giorgio Napolitano, anche lui per la sponsorizzazione delle riforme e dell'Europa. "Mi sono letteralmente rotto la testa in questi nove anni di presidenza per fare in modo che venisse riformata la seconda parte della Costituzione ed ora spero che i cittadini, per l'ennesima volta, non mandino in fumo questo sforzo" ha detto Napoltano, e rivolgendosi ad una giovane imprenditrice catanese, intervenuta poco prima per rappresentare le difficoltà che i giovani imprenditori trovano in Italia, ha risposto: "ben vengano i giovani come lei che si sforzano e fanno di tutto per entrare nell'imprenditoria... perchè i giovani devono capire che non devono aspettare il posto da qualcuno. In Italia non esiste la raccomandazione...".
Peccato che proprio oggi i giornali abbiano diffuso le intercettazioni sull'inchiesta di corruzione e mazzette nella Capitale da dove spunta anche il nome del ministro Alfano e l'incarico avuto come dirigente alle Poste del fratello del ministro degli Interni. E che dire delle poltrone del figlio dello stesso Re Giorgio? Tutto merito?



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