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Ma i morti non dovrebbero essere tutti uguali? Un francese, un belga o un italiano ammazzato fa più notizia di un siriano o libico ammazzato?

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Morti di serie A e serie B

Innocenti continuano a morire sotto le bombe in una guerra che di sicuro loro non hanno cercato e voluto, attentati come quelli di Parigi o Bruxelles si susseguono quasi giornalmente dall'altra parte del mediterraneo, eppure giornali e televisioni si interessano solo delle morti dei cosiddetti occidentali, come se soltanto loro fossero delle persone per bene e meritevoli di essere difese.
Anche ieri sera, in uno stadio di calcio in Iraq, a 40 km da Bagdad, un kamikaze si è fatto esplodere al termine della partita, mentre si stava procedendo alla premiazione delle squadre. Ci sono stati 29 morti ed una settantina di feriti, era tutta gente comune, colpevole solo di cercare un po di svago in una partita di calcio come del resto fanno tutti gli europei. Tra i morti anche il sindaco della città, presente allo stadio per la premiazione dei vincitori, invece ci sono stati solo sconfitti, in tutti i sensi.
In Italia la notizia è stata data soltanto da qualche giornale sportivo e da qualche sito di scommesse on line, per le televisioni nostrane sarebbe stato un fardello troppo grosso sospendere programmi come Ciao Darwin, l'evoluzione della specie umana con un Bonolis che metteva a confronto grasse e palestrate con tanto di lato B sempre in mostra, mentre un pubblico prettamente maschile sbavava dal desiderio. La Rai, invece, era troppo impegnata nella Via Crucis del Papa con uno speciale che, più che evidenziare il significato vero della rappresentazione storica, mirava con le sua imponente presenza di telecamere all'accadimento di qualche imprevisto in modo da lanciare lo scoop in diretta.
I morti si piangono tutti, al di là delle frontiere, delle religioni e dei costumi. Giornalisti pronti ad attaccare di razzismo quegli italiani che lamentano di essere abbandonati dallo Stato mentre vedono gli immigrati sistemati negli hotel, quando poi sono loro i primi a fare vero razzismo emarginando le morti che non ci toccano direttamente.


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