Tutta la disperazione di una mamma a cui tolgono la figlia di tre mesi
Una delle tante storie di povertà in Italia, una coppia di Quartu, in Sardegna, lui 36 anni, invalido con una pensione mensile di 286 euro, lei 24 anni desiderosa di portare avanti una gravidanza nonostante i problemi economici. Nasce una bellissima bambina, amata dalla madre come dal padre, ma ecco che arrivano i servizi sociali che gliela portano via.
Il padre, disperato, all'Unione Sarda ha detto: "Sono anche cardiopatico ma sono incensurato. Mai avuto problemi con la giustizia. Sono io ora a chiedere giustizia. ma anche un posto di lavoro. Sono pronto a tutto, anche a fare il guardiano notturno pur di riavere mia figlia".
In pratica, a questa coppia viene negato il diritto di farsi una famiglia per il fatto di essere poveri e senza lavoro. Ma che Paese è quello che nega ai propri cittadini di formare una famiglia quando, al contrario, investe nell'immigrazione e integrazione di gente che fugge dal loro paese? E' forse colpa di questo padre non riuscire a trovare un lavoro? O è forse colpa di questo Stato incapace di creare posti di lavoro e crescita nonostante spenda milioni di euro per pagare profumatamente i suoi governanti. Se questi governanti sono incapaci di produrre crescita non sarebbe il caso di cambiuarli con gente più onesta, intanto, oltre che meno onerosa per le casse del Paese?
