Ci dicono che per superare la crisi economica dobbiamo fare sacrifici ma intanto loro si ingozzano di ostriche e champagne a spese dei contribuenti, ci fanno credere che l'Italia è già in crescita propinandoci cifre e tabelle incomprensibili ma la vita reale di tutti i giorni ci mette invece davanti ad una realtà ben diversa, ci promettono più lavoro e meno tasse ma intanto ci tolgono diritti e abbassano stipendi e pensioni mentre le tasse aumentano e l'età pensionabile si allontana sempre di più.
Sono pagati, pure profumatamente, per fare gli interessi del popolo ma le inchieste della magistratura, che ogni giorno riempiono le prime pagine dei giornali, ci dimostrano come gli unici interessi della politica siano quelli personali e quelli degli amici. Amministratori pubblici e politici viaggiano insieme, a braccetto con organizzazioni criminali, solo per accumulare ricchezze personali a danno dello Stato e della comunità, tanto viene fuori dalle inchieste che ogni giorno portano ad arresti di personaggi eccellenti (per le loro abilità truffaldine).
Spese pazze in ogni angolo dell'Amministrazione Pubblica insieme a stipendi e vitalizi da capogiro fanno porre ai comuni mortali la seguente domanda: ma la crisi esiste solo per noi poveri lavoratori e poveri pensionati?
Se sfogliamo le lunghe liste di disoccupazione giovanile in Italia ci accorgiamo che nessun figlio di papà, politico o amico di qualche politico, sia in attesa di occupazione anzi, nella maggior parte dei casi, questi giovanotti rivestono incarichi di prestigio in grosse aziende a partecipazione statale e alcuni di loro anche doppi incarichi con stipendi milionari. Ma allora da che parte sta la crisi?
